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Museo del Paesaggio e Gipsoteca Troubetzkoy

  • Via Ruga, 44 28922 Verbania
  • Biglietti:
    €5 intero

    €3 ridotto

  • Orari di apertura:

    Martedì, mercoledì e venerdì: dalle 10 alle 18

    Giovedì: dalle 15 alle 22

    Sabato, domenica e giorni festivi: 10.00 - 19.00

A Pallanza, sede storica del palazzo nobiliare Viani Dughani, nato nel 1909 per volere di Antonio Massara, si trova il Museo del Paesaggio che custodisce collezioni di pittura e scultura del XIX e XX secolo, frutto di numerose donazioni e lasciti.

Di notevole importanza è la Gypsoteca Troubetzkoy, che presenta un'eccellente selezione di opere in gesso dello scultore impressionista che fu considerato uno dei più grandi scultori del XX secolo, paragonato con Rodin.

150 sculture in gesso, parte della collezione di opere donate al museo dagli eredi dell'artista per sua volontà. Le opere esposte, fondamentali nella formazione di uno scultore definito "impressionista" dalla critica internazionale, sono tutte straordinarie per la tecnica e intensità emotiva. Tra i suoi materiali e soggetti preferiti ci sono eleganti figure femminili, delicati nudi, animali, ballerine e ritratti dal vivo, sculture leggere e quasi parlanti che raccontano gli anni di Troubetzkoy passati a Brera.

Famose sono le patine dei suoi gessi - bronzo, giallo ocra, verde oliva - e l'esclusiva tecnica della fusione a cera persa, l'unica, a suo parere, che poteva mantenere tutti i dettagli del manufatto originale.

Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC)

  • Lungolago Perabò, 5 - Cerro di Laveno Mombello
  • Tickets:
    €5 intero
    €3 riduzioni per over 65, studenti 14 - 26 anni
    € 4 e gruppi di almeno 26 persone

    Gratuito per bambini o ragazzi fino a 14 anni e disabili

  • Orari di apertura:

    Venerdì, sabato e domenica

    10.00 - 13.00, 14.00 - 17.00 (ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura)

Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC) o Collezione Civica della Ceramica, è un omaggio a Laveno Mombello e alla sua tradizione ceramica.

Dal 1856 in poi, la città ha ospitato migliaia di ceramisti, tra cui alcuni di fama internazionale, che hanno creato bellissimi oggetti destinati all'uso quotidiano e raffinati prodotti artistici di alta qualità.

Il Museo Internazionale del Design Ceramico ha sede a Palazzo Perabò, prestigioso edificio cinquecentesco situato a Cerro, sulle rive del Lago Maggiore, sulla punta del promontorio che si protende nel lago a sud di Laveno.

Palazzo Perabò fu costruito per volontà dei conti Guilizzoni di Cerro alla fine del 1500. Nel corso dei secoli, la proprietà di Palazzo Perabò fu trasferita più volte fino a quando fu messa all'asta e acquistata da Don Leopoldo Perabò che trasformò l'edificio in una ONLUS. Nel 1968 l'amministrazione comunale di Laveno decise di acquistare il palazzo per esporre la preziosa collezione di ceramiche locali. Il 9 maggio 1971 il museo fu inaugurato con il nome di Civica Raccolta di Terraglie.

La collezione documenta la produzione di terraglie dalla metà del 1800 ai giorni nostri nell'area lombarda.

Al piano nobile del Palazzo sono allestite numerose sale che espongono pezzi (per lo più provenienti dalla collezione di pezzi artistici di Richard Ginori) come grandi vasi finemente decorati, portaombrelli, piatti e stoviglie creati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento dagli artigiani della Società Ceramica Italiana (SCI) di Laveno Mombello. Altre opere esposte sono oggetti in stile liberty e rari esemplari di sanitari realizzati da aziende italiane e straniere. Sculture e pannelli in ceramica di A. Biancini, A. Campi, G. Andlovitz, P. Melandri e G. Gariboldi adornano le pareti e le sale del Palazzo, testimoniando le opere di alto valore artistico prodotte nei laboratori di ceramica di Laveno.

Nell'ultimo decennio la collezione si è arricchita di opere di artisti contemporanei che ritengono il mondo della ceramica meritevole di ulteriori approfondimenti.

Museo del Granito GranUM

  • Piazza della Chiesa, 8, 28831, Baveno
  • Biglietti:

    €5 intero

    €3 riduzioni per over 65, studenti 14 - 26 anni

    € 4 e gruppi di almeno 26 persone

    Gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni e disabili

  • Orari di apertura:

    Tutti i giorni

    09.00 - 12.30, 15.00 - 18.00

Il granito rosa è il protagonista del territorio di Baveno, dove è nato il Museo del Granito GranUM. Il nome GranUM deriva dall'unione della parola "granito" e delle lettere UM (MU, se lette al contrario), che sta per Museo.

Una ricca collezione è suddivisa in vari percorsi multimediali e multisensoriali di quattro aree tematiche e presenta le più famose varietà di pietre e rarità mineralogiche fino alla storia della lavorazione del granito e del suo utilizzo.

All'interno di vetrine chiuse sono presenti 45 cristalli di interesse mineralogico, con una prevalenza di quarzo, fluorite e ortoclasio e alcuni di bavenite, titanite, epidoto, albite e tormalina.

Sono presenti anche campioni petrografici: granito rosa di Baveno, bianco di Montorfano, verde di Mergozzo, marmo rosa di Candoglia, nuvola di Crevoladossola, beola e serizzo.

I minerali del granito di Baveno sono oggetto di numerose e importanti opere di studio. Il museo ha anche un'estensione all'aperto rappresentata dal sentiero Picasass, che prende il nome dal termine dialettale con cui venivano indicati i cavatori. Il sentiero conduce all'area mineraria del Monte Camoscio e ad un'installazione paesaggistica costituita da blocchi di pietra in diverse fasi e da pannelli fotografici con scene di lavoro.

Chiesa di San Defendente

  • Via S. Defendente, 12, 21014 Laveno-Mombello

Un gioiello nascosto lontano dal caos. La chiesa di San Defendente è la più antica del comune, già citata in documenti dell'846. Il corpo centrale ha mantenuto le sue caratteristiche arcaiche con la facciata a capanna, la navata unica e l'arco che divide il presbiterio. Il campanile romanico risale all'XI secolo.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

  • Via Santa Caterina, 13, 21038 Leggiuno
  • Biglietti:

    €5 intero

    €3 ridotto per persone oltre i 65 anni

  • Orari di apertura:

    Lunedì - Venerdì

    13.30 - 18.00

    Sabato e Domenica

    10.00 – 18.00

     

Santa Caterina del Sasso è senza dubbio uno degli scenari più suggestivi del Lago Maggiore.

Secondo la leggenda, l'Eremo fu fondato da Alberto Besozzi, un ricco mercante locale che, scampato a un nubifragio durante la traversata del lago, decise di ritirarsi in quel tratto di costa e condurvi una vita da eremita.

Il beato Alberto ordinò di costruire una cappella dedicata a Santa Caterina d'Egitto, che attualmente è visibile in fondo alla chiesa. La cappella, che risale al XII secolo, fu presto affiancata da altre due chiese, quella di San Nicola e di Santa Maria Nova, la cui esistenza è certa dal XIV secolo.

Si accede alla chiesa attraverso un portico formato da quattro archi a tutto sesto di stile rinascimentale. L'edificio attuale ha una struttura particolare, frutto della fusione di tre cappelle, originariamente distinte e costruite in periodi diversi. Numerosi sono i cicli pittorici presenti all'esterno e all'interno della chiesa, che coprono un periodo che va dal XIV al XIX secolo. Arte e storia si fondono splendidamente in uno scenario naturale tra i più suggestivi, quasi un balcone proteso verso il Golfo Borromeo, Stresa e le isole.

Attualmente la gestione religiosa dell'Eremo è affidata alla Fraternità Francescana di Betania.

Villa e Collezione Panza

  • Piazza Litta, 1, 21100 Varese
  • Biglietti:

    €15 intero

    €7 riduzioni per over 65, studenti 6 - 18 anni

    €10 per studenti fino a 25 anni

    Gratis per i bambini fino a 5 anni

  • Orari di apertura:

    Da martedì a domenica e nei giorni festivi

    10:00 a.m. - 18:00 a.m.

Una villa settecentesca conosciuta in tutto il mondo come centro d'arte contemporanea, grazie al collezionista milanese Giuseppe Panza di Biumo.

Villa Panza apre le sue finestre su un magnifico giardino italiano e ospita una collezione di oltre 150 straordinarie opere d'arte contemporanea americana, raccolte a partire dagli anni '50 e che rappresenta un luogo di unione culturale tra Europa e America nella sua piena espressione.

La villa vanta una sorprendente galleria di opere d'arte ambientale, quasi un tempio consacrato all'elemento della luce con la più grande concentrazione di opere perennemente esposte di Dan Flavin, lavori di James Turrell e Robert Irwin. Ci sono sempre mostre internazionali in corso, oltre a un calendario di attività educative per bambini. Il parco di 33.000 mq, arricchito da opere di Land Art e il Ristorante "Luce" permettono di trascorrere qui un'intera giornata.

Arcumeggia

Il più famoso borgo dipinto della provincia di Varese e la prima esperienza della "Galleria di affreschi all'aperto" in Italia.

Questo piccolo borgo è un suggestivo agglomerato di case rurali che racconta di una società agricola con attività legate alla pastorizia e una fitta vegetazione di castagni, querce, robinie e splendidi pascoli estivi.

Svuotata dall'emigrazione Arcumeggia è stata scelta come sede della manifestazione "Pittori in vacanza", che avrebbe richiamato artisti capaci di far rivivere l'arte figurativa, in opposizione alle avanguardie astratte e informali.

Tra le attrazioni della città c'è la Galleria degli Affreschi, la Casa del Pittore, dove gli artisti possono pernottare e lavorare sui bozzetti per la preparazione dei loro affreschi. Tra gli affreschi più famosi ci sono "Runners" di Aligi Sassu, dedicato alla fortissima tradizione ciclistica del Varesotto, l'affresco più grande "Abitanti e lavori del posto" di Remo Brindisi, una festosa "Corrida" di Gianni Dova davanti alla Locanda del Pittore.

Di suggestiva bellezza sono gli antichi cortili pieni di profumo di fieno, il Sagrato della Chiesa dedicata a Sant'Ambrogio, dove si possono ammirare gli affreschi delle 14 stazioni della Via Crucis dipinti da undici diversi pittori e la Via degli Allievi, situata nel cuore del paese.

Ogni estate i pennelli colorano le vecchie case, nomi noti e meno noti si rincorrono nei vicoli acciottolati.

Rocca di Angera

  • Via Rocca Castello, 2, 21021 Angera
  • Biglietti:

    €15 intero

    €7 riduzioni per over 65, studenti 6 - 18 anni

    €10 per studenti fino a 25 anni

    Gratis per i bambini fino a 5 anni

  • Orari di apertura:

    Da martedì a domenica e nei giorni festivi

    10:00 a.m. - 18:00 a.m.

La Rocca di Angera è uno dei pochi edifici fortificati medievali completamente conservati.

Circondata dalla roccia calcarea che domina le rive del Lago Maggiore, la fortezza ebbe, fin dal Medioevo, un'importanza strategica sia dal punto di vista militare che commerciale.

Inizialmente di proprietà della Mensa Arcivescovile, la Rocca d'Angera fu acquisita nel 1384 dalla famiglia Visconti. Una volta estinta la Signoria dei Visconti nel 1449, la Comunità della Repubblica Ambrosiana decise di venderla al tesoriere ducale Vitaliano Borromeo e ancora oggi la Rocca appartiene alla famiglia Borromeo.

Lo stile architettonico della Fortezza risale ai secoli XII e XIV e presenta 5 corpi eretti in periodi diversi. La Torre Principale o Castellana, costruita tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo, poggia su una pianta quadrata e offre una vista che abbraccia le montagne e le rive del Lago Maggiore. La torre principale è addossata al palazzo detto Ala Viscontea mentre l'altra ala è detta Ala dei Borromei, alla cui famiglia sono attribuiti i maggiori interventi dopo il XV secolo. Il piccolo palazzo "alla scaligera", risalente al XIII secolo, si trova tra le mura e i resti di una torre più antica. Infine, l'ultimo corpo è la Torre di Giovanni Visconti, costruita intorno al 1350 durante l'arcivescovado di Giovanni Visconti, il corpo si trova nella zona adiacente all'estremità meridionale dell'Ala Viscontea.

Tra le sale della Rocca c'è la bellissima Sala di Giustizia che ospita il ciclo di affreschi dipinti nel XII secolo dall'anonimo "Maestro di Angera", che rappresentavano eventi legati alla vita dell'arcivescovo Ottone Visconti.

La Rocca d'Angera ospita anche una meravigliosa collezione di bambole d'epoca, un vero e proprio excursus tra bambole, giocattoli, libri, mobili in miniatura, giochi da tavolo e di società dal Settecento ai giorni nostri.

Infine, la ricchissima Collezione di Maioliche colorate esposta nella Sala della Mitologia: trecento e più pezzi rari di manifattura olandese, francese, tedesca, italiana, spagnola, persiana e cinese. L'esposizione è una sorta di "arazzo" denso e colorato e propone l'aspetto originale della collezione creata con cura e devozione da Madame Gisèle Brault-Pesché nella sua casa-museo di Tours. Un trionfo di passione per il collezionismo, il piacere della ricerca e l'attenzione ai dettagli che non smettono mai di stupire.

Osservatorio Astronomico G. V. Schiaparelli - Campo dei Fiori

 

Sulla sommità del Campo dei Fiori di Varese, a 1230m sul livello del mare, sorge l'Osservatorio Astronomico G. V. Schiaparelli - Campo dei Fiori dove da oltre mezzo secolo si trova la Cittadella delle Scienze Naturali, fondata da Salvatore Furia.

È meta di migliaia di visitatori all'anno, tra gruppi, scuole e privati, per visite diurne o notturne. Con le sue tre cupole, è anche un importante centro scientifico a livello internazionale. Il telescopio principale dell'Osservatorio è un riflettore di 84 cm di diametro, uno dei più grandi telescopi amatoriali in Italia e in Europa.